Bonus casa ed Ecobonus 2020, proroghe e novità

Bonus casa ed Ecobonus 2020, che cosa è cambiato e che cosa invece è stato confermato. Ve ne parliamo in questo articolo.

Bonus casa ed Ecobonus

Bonus casa e ecobonus 2020, proroghe e novità

L’approvazione della Legge di Bilancio 2020 (Gazzetta Ufficiale 304) prevede alcune conferme e una serie di novità che interessano privati, condomini ed edilizia scolastica. Si tratta di norme, proroghe e disposizioni fiscali finalizzate principalmente al miglioramento della questione ambientale e alla messa in sicurezza di immobili esistenti. Ma vediamo nel dettaglio in che cosa consistono i cambiamenti e le conferme, e soprattutto, come è possibile usufruire degli incentivi.

Proroghe: Ecobonus (in alternativa sconto immediato in fattura), bonus ristrutturazioni, bonus mobili

Bonus ristrutturazioni edilizie (spese sostenute dal 1° gennaio 2020 – 31 dicembre 2020)

  • Interventi di restauro;
  • manutenzione;
  • messa in sicurezza di immobili/edifici esistenti.

Si può beneficiare della detrazione IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) o IRES (Imposta sul Reddito delle Società) del 50% delle spese sostenute (fino al 31 dicembre 2020), fino a un massimo di 96 mila euro per singola unità immobiliare.

È possibile ottenere una detrazione del 50%, calcolata sul 25% del prezzo di acquisto, anche per chi acquista un immobile situato in edifici ristrutturati dalle imprese e messi in vendita entro 18 mesi dalla fine lavori.

Novità

Bonus facciate esterne

Lavori su:

  1. strutture opache e deteriorate della facciata;
  2. pittura o tinteggiatura esterna.
  3. balconi, ornamenti, marmi e fregi.

La detrazione del 90% delle spese documentate sostenute per il recupero delle facciate esterne degli edifici esistenti ubicati in zona A (centri storici) e zona B (totalmente o parzialmente edificata) ai sensi del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444.

I lavori devono far parte della manutenzione ordinaria e non sono previsti limiti di spesa. Lo sgravio fiscale è concesso anche ai titolari di reddito da impresa e di lavoro autonomo, per ripristino facciate esterne di alberghi e immobili strumentali di proprietà di società nella misura del 50%.

Gli Ecobonus variano dal 50% al 65%. In particolare, per le parti comuni degli edifici condominiali, se i lavori riguardano almeno il 25% dell’edificio, le detrazioni saranno del 70% o del 75%.

Lo sconto immediato in fattura varrà solo per le ristrutturazioni importanti, vale a dire, per i lavori che superano i 200 mila euro.

Se sei un amministratore di condominio

Puoi scaricare QUI la “Guida pratica alla ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici”, edita da Agenzia Nazionale Efficienza Energetica – ENEA.

I primi prevedono detrazioni per lavori indirizzati al risparmio energetico:

  • pannelli solari;
  • cappotti termici;
  • pareti isolanti;
  • coperture e pavimenti;
  • infissi;
  • schermature solari.

Il Sismabonus, invece, rimane invariato e scadrà il 31 dicembre 2021 e riguarda gli interventi necessari a ridurre il rischio sismico di edifici/immobili.

Percentuali di detrazione per attività e abitazioni (dal prezzo di vendita)

L’importo di spesa massimo è di 96 mila euro con monitoraggio continuo degli immobili.

  • 70% quando si tratta di migliorare di 1 classe di rischio;
  • 80% quando si tratta di migliorare di 2 classi di rischio.

Percentuali di detrazione per i condomini

  • 75% quando si tratta di migliorare di 1 classe di rischio l’intero edificio;
  • 85% quando si tratta di migliorare di 2 classi di rischio l’intero edificio.

È consentita anche la detrazione del 100% per la diagnosi sismica, ammesso che si rientri nel Sismabonus e Ecobonus. In questo caso le percentuali sono 80% (miglioramento di 1 classe) e 85% (miglioramento di 2 classi).

I rimborsi consistono in 10 rate annuali pari all’importo.

Le percentuali variano dal 50% al 70%, fino ad arrivare all’85% per lavori condominiali.

BONUS CASA

Bonus mobili: acquisto arredi/elettrodomestici (fino al 31 dicembre 2020)

Si possono detrarre dall’IRPEF il 50% delle spese sostenute fino a un massimo di 10 mila euro, se si effettuano lavori di ristrutturazione e si acquistano mobili nuovi o *elettrodomestici di classe A+ e A per arredare l’immobile ristrutturato.

Gli elettrodomestici interessati:

  • forni
  • frigoriferi
  • lavastoviglie
  • piani cottura elettrici
  • lavasciuga
  • lavatrici

Bonus finestre

relativo a infissi e zanzariere, beneficia della detrazione del 50%.

Bonus caldaia e nuove valvole termostatiche

A chi è destinato?

  1. A chi ristruttura casa e rientra nel bonus ristrutturazione.
  2. A chi vuole ottenere un risparmio energetico e rientra nell’ecobonus.

Le due detrazioni non sono cumulabili. Bisogna scegliere tra una e l’altra. Le quote annuali per il rimborso sono sempre 10.

Chi può richiederlo?

  • Il proprietario (locatore) dell’immobile oggetto dell’intervento
  • chiunque ne abbia diritto (per esempio il locatario)

Bonus stufa

Si può detrarre:

  1. 50% se si rientra nell’bonus ristrutturazione;
  2. 65% se si rientra nell’ecobonus.

Le quote annuali per il rimborso sono 10. Per i bonus riscaldamento va fatta comunicazione all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) entro 90gg dall’intervento.

Bonus rubinetti 

Questo incentivo ha lo scopo di ridurre i consumi idrici e prevede il 65% di detrazione per l’acquisto e la messa in opera di:

  • rubinetteria sanitaria con portata di erogazione uguale o inferiore a 6 litri al minuto;
  • soffioni doccia con portata uguale o inferiore a 9 litri al minuto;
  • cassette di scarico e sanitari con volume medio di risciacquo uguale o inferiore a 4 litri.

Bonus domotica

La possibilità di portare in detrazione il 65% delle spese sostenute per l’acquisto di impianti di building automation che consentono di controllare a distanza, tramite un’applicazione smartphone, tablet o pc, l’impianto di riscaldamento, di climatizzazione e di produzione di acqua calda sanitaria.

* Possono presentare domanda all’ENEA (Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica) per fruire del bonus: singoli proprietari di appartamenti, proprietari di interi condomini, titolari di redditi di impresa (anche albergatori) e liberi professionisti.

Bonus Verde: giardini e terrazzi (decreto Milleproroghe valido fino al 31 dicembre 2020)

Che cosa è compreso:

  • recinzioni;
  • impianti di irrigazione;
  • pozzi;
  • coperture a verde;
  • acquisto di piante;
  • giardiniere che si è occupato di grandi potature (fino all’importo complessivo massimo non superiore a 5 mila euro per unità abitativa);
  • giardini pensili.

Il Bonus Verde prevede per i comuni la sistemazione e il recupero del verde urbano. La detrazione IRPEF è del 36% delle spese documentate, progettazione e manutenzione incluse.

Per quanto riguarda lavori da un punto di vista termico esiste una limitazione, vale a dire: se si decide di rifare l’intonaco di almeno del 10% della superficie della facciata, si dovranno rispettare i requisiti di efficienza energetica.

Anche in questo caso, i bonus non sono cumulabili e sono previste 10 quote annuali a partire dall’anno in cui si sostengono le spese.

Sarà possibile richiedere lo sconto in fattura solo per lavori condominiali che superano i 200000 euro.

Non si può più farne richiesta per interventi di minore portata.

Bonus impianti elettrici

Lo scopo è quello di integrare o sostituire per messa a norma gli impianti elettrici, potenziandone la sicurezza e l’efficienza energetica.

Questo bonus interessa sia le singole unità abitative sia i condomini, ed è da considerarsi valido per gli impianti realizzati prima del 1970 e fino al 1985, a patto che siano in condizioni critiche. A stabilirne l’effettiva criticità è l’ARERA Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

Le strutture interessate sono le colonne montanti, ovvero la linea di sviluppo verticale che passa attraverso le parti condominiali e che congiunge i cavi ai contatori elettrici di ogni appartamento.

Contributi

Sono stati messi a disposizione:

  • fino a 1200 euro di rimborsi per i condomini che rifanno gli impianti elettrici;
  • Dai 400 euro ai 600 euro per piano;
  • Dai 700 euro ai 900 euro per utenza;
  • Dai 1000 euro ai 1200 euro per utenza se il condominio decide di centralizzare tutti i contatori in unico vano;
  • 100 euro in più al metro (fino a un massimo di 1500 euro) per l’eventuale parte di cavo destinata al collegamento della colonna montante con il confine di proprietà.

Il distributore di energia si occupa di costi, tempi e modalità.

Il termine previsto è giugno 2020.

È previsto un Bonus beni strumentali su macchinari e computer, perché essi contribuiscano ai ricavi dell’azienda.

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